La filosofa Susanne K. Langer ha elaborato, in Sentimento e forma (1953), una delle più interessanti riflessioni filosofiche sulla natura simbolica della danza. In questo saggio prendo spunto da tali riflessioni per collegarle con le analisi di Daniel N. Stern e Rudolf von Laban, con l’intento di comprendere come la specificità simbolica della danza si articoli concretamente nel corpo, nel movimento, nello spazio. E per mostrare come la dimensione ecologica (sentirsi parte della natura), politica (sentirsi parte di una collettività) ed estatica (sentirsi parte di un “tutto”) presentassero alle origini un legame strettissimo, espresso dalla danza, «la più seria attività intellettuale della vita primitiva»